Fondi interprofessionali e contributi a fondo perduto per la formazione continua

Le imprese italiane versano obbligatoriamente all'INPS un contributo pari all'1,61% della retribuzione lorda di ogni dipendente come assicurazione contro la disoccupazione involontaria. Tale contribuzione è comprensiva di una quota (0,30%) destinata a finanziare la formazione dei lavoratori, ed a seguito dell'entrata in vigore della Legge 388 del 2000 (art.118), l'azienda può decidere se continuare a versare all'INPS oppure scegliere uno dei ventuno Fondi Paritetici Interprofessionali per la formazione continua riconosciuti.

Se l'impresa non aderisce ad un Fondo, queste risorse vengono gestite dal sistema pubblico; se invece opta per lo spostamento (che può essere fatto in ogni momento dell'anno), inizia ad accumulare quote fruibili ed integrabili con ulteriori importi messi a disposizione dai Fondi attraverso specifici Avvisi (bandi) formativi.

L'utilizzo dei Fondi Interprofessionali offre interessanti vantaggi alle imprese poiché consente di fare formazione su qualsiasi tematica (compresa la formazione obbligatoria sulla sicurezza), senza spese aggiuntive rispetto a quanto già versato, ed inoltre vi è l'opportunità di accedere a finanziamenti a fondo perduto, che non dipendono dalla quantità di contributi versati.

Esempio: Fondimpresa

Negli ultimi anni, il Fondo più importante è FONDIMPRESA, poiché riceve il 47% dei versamenti complessivi effettuati dalle aziende iscritte ai Fondi Interprofessionali per la formazione continua. Alla fine del 2012 le aziende iscritte al Fondo (al netto delle cessazioni Inps) risultano 129.500 e occupano oltre 4 milioni di lavoratori.

Le aziende aderenti a Fondoimpresa possono utilizzare i finanziamenti per la formazione attraverso due canali:

  • il Conto di Sistema;
  • il Conto Formazione.

Scegliendo di aderire a Fondimpresa, ogni azienda può disporre infatti del 70% dei contributi versati, tramite il Conto Formazione, e può partecipare agli Avvisi del Conto di Sistema, che stanziano risorse provenienti dal restante 26% degli stessi contributi per attività formative tra le aziende dello stesso territorio o settore.

Attualmente sono attivi, a valere sul Conto Formazione, i seguenti Avvisi:

  • Avviso 2/2012, che consente alle imprese di realizzare Piani Formativi, integrando quanto già accantonato con importi variabili da un minimo di euro 3.000 ad un massimo di euro 6.000, interamente a fondo perduto;
  • Avviso 3/2012, rivolto alle imprese con personale in Cassa Integrazione, permette di realizzare Piani Formativi con budget rilevanti, sempre integrati con contributi a fondo perduto;
  • Avviso 5/2012, rivolto alle imprese che abbiano in atto attività inerenti lo sviluppo del commercio elettronico e progetti o interventi di innovazione digitale che riguardano l'introduzione di nuovi processi in azienda, permette di realizzare Piani formativi con contributi a fondo perduto fino ad euro 15.000;
  • Avviso 2/2013, permette di realizzare Piani formativi, direttamente connessi ai loro processi di internazionalizzazione, con contributi a fondo perduto sino ad euro 15.000.

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