Credito per imprese e famiglie: pronti 75 miliardi di euro per i prossimi 4 anni

Unicredit ha lanciato una sfida ambiziosa: metterà a disposizione 40 miliardi di euro per le imprese italiane e 35 miliardi di credito aggiuntivo per le famiglie. Dei 40 mld, 7 saranno destinati al rafforzamento patrimoniale delle imprese e 12 per l'innovazione. Gli altri 21 mld saranno destinati al finanziamento e all'ottimizzazione del capitale circolante. Lo ha annunciato l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, in occasione di un convegno organizzato dall'istituto.

«Il credito deve essere fatto in maniera corretta, ma anche selettiva», ha detto. Ghizzoni, il quale ha spiegato che questi fondi dovranno «accompagnare 15 mila imprese italiane nel percorso di internazionalizzazione per valorizzare il made in Italy». L'istituto di credito scommette sui settori di punta del made in Italy: agroalimentare, turismo, sistema moda, arredamento, design e meccanica. Gli interventi di supporto si focalizzeranno sulle aziende che creano elementi distintivi dell'offerta, in collaborazione con Confindustria e Rete imprese Italia.

Gli obiettivi dell'iniziativa «Unicredit per l'Italia», un vero e proprio manifesto per l'economia del paese che i vertici dell'istituto hanno presentato, verranno realizzati anche attraverso sette piani di sviluppo territoriali. Per quanto riguarda l'internazionalizzazione, la nuova piattaforma UniCredit international prevede:

  • un piano di orientamento e formazione per imprenditori che si aprono all'export (20 eventi di orientamento sui mercati esteri e 40 corsi di formazione all'esportazione nei prossimi tre anni);
  • un percorso di facilitazione nella ricerca di clienti all'estero, basato sull'accesso alla rete di relazioni internazionali di UniCredit (40 incontri B2B tra imprese italiane e operatori stranieri);
  • una nuova rete di 200 specialisti in 50 centri UniCredit international dedicati, in stretto collegamento con 22 desk internazionali attivi presso le banche commerciali del gruppo presenti all'estero e 28 tra filiali estere e uffici di rappresentanza che la banca conta oltre confine.

Ghizzoni ha anche dichiarato che la domanda di credito «nei primi tre mesi dell'anno sta gradualmente tornando. Quello che manca ancora è la domanda di credito per investimenti; è quasi tutta domanda per circolante».

(Fonte: ItaliaOggi)

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK!