Incentivi alle assunzioni: sconti regionali per chi allarga lo staff

Non c'è soltanto il milione di licenziati che ha fatto del 2012 l'anno nero della disoccupazione. Esistono anche imprese che assumono o che cercano di stabilizzare il personale: ad aiutarle ci sono le iniziative delle Regioni che, tra sgravi fiscali e contributi finanziari, cercano di fermare l'emorragia di posti di lavoro.

Bonus sud in otto Regioni

Misure diverse in base al tessuto produttivo locale, ma che puntano soprattutto a dare sicurezza: in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna per le imprese che offrono a un precario un contratto a tempo indeterminato (o che stabilizzano il proprio personale) entro il prossimo 13 maggio è previsto un credito d'imposta pari al 50% dei costi salariali, da utilizzare in compensazione nel l'anno successivo (il bonus si estende a 24 mesi in caso di categorie svantaggiate).

Non solo: in Campania il bando «Più sviluppo più lavoro» offre alle aziende artigiane e a conduzione familiare la possibilità di accedere a un contributo a fondo perduto di 5mila euro per le assunzioni di disoccupati con contratti a tempo indeterminato (4mila in caso di contratti a termine), con un ulteriore bonus di 2.500 euro per i disabili. Le domande vanno presentate entro il 30 giugno.

Incentivi ancora più sostanziosi in Calabria dove, fino a esaurimento fondi, spettano 12mila euro per ogni lavoratore stabilizzato (15mila euro se donna). Anche la Lombardia, con lo strumento della dote lavoro, premia la stabilizzazione: per le aziende che assumono entro il 30 settembre per almeno 12 mesi, è previsto un contributo di 8mila euro a dipendente, che sale a 10mila euro se il contratto è a tempo indeterminato.

Alti profili in Friuli e Trentino
Gli incentivi non mancano anche per chi assume. Il Friuli Venezia Giulia, per esempio, punta soprattutto su alti profili, dando un contributo fino a 12mila euro per ogni assunzione di soggetti ad alta qualificazione da impiegare in attività di ricerca: per le domande c'è tempo fino al 30 settembre; scade invece a metà ottobre il bando per accedere al bonus del 50% sugli oneri contributivi del primo anno in caso di reimpiego di un dirigente.

Una linea seguita anche nella provincia di Trento, dove è stato istituito un fondo pari a un milione di euro per sostenere le spese delle aziende che inseriscono ricercatori e assumono in ricerca scientifica o che stabilizzano il personale in seguito a processi di innovazione.

Alcune Regioni portano avanti contemporaneamente diverse forme di incentivazione per perseguire finalità specifiche. È il caso del Piemonte, che per i tre anni di imposta successivi al 31 dicembre 2010 permette alle aziende del settore privato di dedurre dalla base imponibile Irap fino a 15mila euro l'anno, per tre anni, per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato. La deduzione sale a 30mila euro per i lavoratori over 50 o al di sotto dei 35 anni di età.

Contemporaneamente, la Regione incentiva anche il ricollocamento di personale di aziende in crisi. Le imprese che ne acquistano altre a rischio chiusura possono infatti ottenere fino a 6.300 euro per ogni lavoratore mantenuto in organico, a patto però che il numero di posti salvati sia pari almeno al 40% del totale.

Aiuti agli svantaggiati
Anche la Toscana prevede due forme di incentivazione alle imprese che rispondono a scopi diversi. La prima consiste in una serie di aiuti a sostegno dell'occupazione dei lavoratori svantaggiati per il 2013. Il budget totale è di 20 milioni e, nel dettaglio, sono concessi 6mila euro per l'assunzione di donne disoccupate o inoccupate e giovani laureati con contratti a tempo indeterminato part-time (3mila euro per impieghi part-time); da 2.200 a 6.500 euro per l'assunzione di dottori di ricerca, con incentivi crescenti a seconda del tipo di contratto (dal tempo determinato all'indeterminato, e dal part-time al full-time); e tra i 4mila e gli 8mila euro per l'assunzione di lavoratori licenziati o in mobilità.

Incentivate anche le stabilizzazioni di dipendenti con il passaggio dal tempo determinato all'indeterminato (da 1.500 a 3.600 euro a seconda dei casi, con bonus aggiuntivi per le imprese in stato di crisi temporanea) e le assunzioni di soggetti prossimi alla pensione (3.000-3.600 euro).

Fonte: Il Sole 24 Ore - Le Guide del Sole - Incentivi alle assunzioni (articolo del 22 aprile 2013)

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